Non lasciatevi ingannare dal titolo: questo non è un blog di cucina e neppure un blog inteso come diario dell’autrice. Sono poco incline ai personalismi e forse per questo sarò una pessima blogger – d’altronde si tratta della mia prima esperienza di blogging e credo sarà più un’espressione personale sulle emozioni provate in giro per il mondo, sui sapori e le ricette importate, quelle cucinate per amici e parenti e quelle ancora da scoprire. E’ la voglia di conoscersi e conoscere attraverso il cibo. Dai viaggi porto sempre a casa delle ricette, dei sapori. In cucina io e Roby ci dilettiamo a preparare pranzi e cene a tema per poi riunire la famiglia e gli amici in gioviali e gustosi momenti conviviali. Ecco il perché del titolo: ristorante da Trella&Roby. Ma dovrò pure iniziare da qualche parte e comincio con il ringraziare Rosy per avermi regalato questo “blog” e a raccontarvi brevemente di me. Sono sempre stata convinta che i passi migliori che si possano fare nella vita siano proprio i nuovi inizi. Quei momenti in cui, voluti o meno che siano, i nostri giorni prenderanno una nuova piega. Momenti in cui si gira la pagina del libro della nostra vita iniziando in meglio un nuovo capitolo. E allora inizio da uno dei momenti più belli della mia vita, naturalmente insieme a quelli in cui sono diventata mamma dei miei due figli, Andrea e Marco. La mia vita professionale era fatta di incontri e relazioni con l’unico interesse del lavoro. Ma quella volta entrai in una sintonia più profonda: quella della mente e del cuore. Così è stato con Roberto, raro signore di vita, oggi mio marito. Ho sempre lavorato nel campo della pubblicità: muovendomi tra creatività e rigide pianificazioni di budget poi per ragioni al di fuori della mia volontà, sono stata costretta a lasciare il mio lavoro in azienda – un lavoro cui tenevo molto e che via via che passavano gli anni avevo svolto con passione e serietà professionale. Mi sono ritrovata in un momento di transizione con annessi tutti gli interrogativi che inevitabilmente la maturità fisica, professionale e familiare, porta con sé. Riscoprire le motivazioni e rinnovare il mio modo di guardare al futuro si rivelava una preziosa opportunità; voleva dire in qualche modo “reinventarsi” anche cogliendo stimoli nuovi e capitalizzando le mie competenze. Iniziai a percorrere la strada di un lavoro indipendente, con più libertà, maggiori tensioni ma anche più soddisfazioni ed oggi tra creatività, progetti europei e piani di comunicazione ci metto anche la passione per l’arte culinaria, i viaggi, i gatti e il mio blog che dedico con tutto il amore a Roby, ad Andrea e Rosy e a Marco e Fio.