Amsterdam, la capitale dei Paesi Bassi e la città delle biciclette. Non appena arrivata avverto subito quello spirito olandese che pervade la città, quell’atteggiamento accogliente verso i viaggiatori che ti fa vivere la loro città come fosse la tua. E’ una città prospera e cosmopolita, bellissima la sua architettura, i canali, i parchi, le “house boat”, i ponti fiabeschi, i musei, i mulini, i “coffe shop“, le barche e migliaia di scintillanti biciclette. E poi loro, gli abitanti del posto, una sola parola per descriverli…BELLI.
Avete presente quella sensazione di amore a prima vista?
Amsterdam. L’acqua dei canali che ti segue dovunque, lo scampanellio delle biciclette, l’odore di proibito e la sensazione di trovare, intorno a te, qualcosa che ti completa.
(Fabrizio Caramagna)
Amsterdam dei 165 canali, dei 1281 ponti e delle 2500 House boat
Ci sono circa 2.500 Houseboat, noi le più belle le abbiamo viste lungo il Prinsengracht ai limiti del quartiere Joordan.
Le case “sbilenche” di Amsterdam
Passeggiando tra le strade strette ed i canali, non si può non notare che alcuni palazzotti, soprattutto quelli più antichi, non sono perfettamente dritti, alcuni si sporgono in avanti e altri si inclinano di lato. Il motivo è che quando furono costruite c’era una tassa molto cara per l’occupazione del suolo pubblico, così si realizzarono alte e strette ma talmente strette che era impossibile (come lo è ancora oggi) passare i mobili su per le scale interne e dovevano passare attraverso le finestre. Fateci caso, sulla facciata dei palazzi, in alto, appena sotto il tetto, ci sta un gancio al quale si appende una carrucola per sollevare i mobili. Per evitare che il mobilio potesse sbattere sulla facciata la inclinarono in avanti.
La casa più stretta di Amsterdam si trova in via Singel al n. 7, ed è larga solo 101 centimetri.
Dalle passeggiate sui famosi canali ai giri in battello, passando tra scorci suggestivi e musica dal vivo.
Un tributo alla Regina Guglielmina
Viste spettacolari su Piazza Dam, il salotto buono di Amsterdam.
In uno degli edifici storici che si affacciano su Piazza Dam c’è il Museo Madame Tussauds. Indovinate chi sono?
Secoli di storia dentro un cortile: il Begijnhof (il bechinaggio). Qui hanno vissuto le pie donne beghine. Non erano suore ma avevano deciso di dedicare la loro vita ad assistere i bisognosi, rinunciando ad una vita privata e facendo voto di castità. Proprio un’abitazione beghina è anche la casa più antica di Amsterdam, la Het Houten Huis datata 1420.
Architettura moderna
I Musei di Amsterdam spaziano tra arte, storia, creatività e fantasia: da non perdere, il Museo Van Gogh, il Rijksmuseum, il New Metropolis, chiamato anche NEMO, lo Stedelijk Museum.
Nel quartiere Joordan, il quartiere degli artisti per eccellenza, c’è la Casa di Anna Frank. Su questo non vi anticipo nulla ma merita la visita.
Un po di relax nel verde di Vondelpark.
Due compere al centro commerciale “Magna Plaza“. L’imponente palazzo è tra i dieci monumenti più preziosi della città di Amsterdam. E dopo lo shopping salite in terrazza e godetevi il panorama di Amsterdam!
Eccoci giunti al Bloemenmarkt il famoso quartiere dei fiori gallegiante sul canale Singel. Sul trono lui, il Tulipano! Uno tra i principali simboli dei Paesi Bassi oltre i mulini a vento e gli zoccoli di legno e quarto prodotto per esportazione Made in the Netherlands, dopo gin, aringhe e formaggio.
Ma anche sul tulipano c’è tutta una storia: importati dalla Turchia, nel 1500, come fiori esotici da studiare, vennero coltivati nel giardino del botanico Charles de l’Écluse, conosciuto anche come Carolus Clusius. Questo fiore divenne rapidamente una merce di lusso e uno status symbol. Ben presto i bulbi divennero merce molto ricercata dai collezionisti, disposti a pagarli con cifre da capogiro. Il bulbo più costoso dell’epoca fu quello del tulipano Semper Augustus, venduto per 6000 fiorini (333 mila Euro di oggi). Purtroppo, si estinse presto, colpito da un virus che ne determinava la particolare colorazione. Seguirono degli investimenti molto rischiosi come quello che gli storici battezzarono “la bolla dei tulipani”, ovvero la prima speculazione sul prezzo dei bulbi che coinvolse l’intera economia europea.
E adesso a tavola. Tra le specialità la carne, le aringhe e il merluzzo. Subito da provare, il biefstuk e friet, gustoso filetto di manzo e patatine, il suddervlees, uno stufato di manzo con cipolle, lo stammpot, a base di patate, verdure e carne, e poi l’aringa, un’esperienza al 100% olandese, accompagnata da salsa e patate e servita cruda, alla griglia, marinata o affumicata, infine il merluzzo condito con nocciole, sedano e semi di mostarda e ancora tanti crostacei e frutti di mare. I sapori etnici sono presenti con la cucina indonesiana, retaggio del periodo coloniale, visto che l’Indonesia è stata colonia olandese fino al secondo dopoguerra.
Ed eccoci giunti a cosa mettere in valigia e portare a casa, sicuramente dei bulbi di tulipani, il famoso formaggio Gouda e come al solito una ricetta…il Risotto Van De Velde.
Ingredienti:
- Riso 300 g
- Indivia belga 2 fasci
- Mascarpone 50 g
- Curry q.b.
- Cipolla 1/2
- Aglio a spicchi 1
- Prezzemolo 1 ciuffo
- Noci 10
- Brodo vegetale q.b.
- Vino bianco 1⁄2 bicchiere
- Burro 30 g
- Olio di oliva extravergine 3 cucchiai
Cipolla tritata, aglio, burro e olio in padella, fare rosolare e aggiungere l’indivia tagliata a listarelle, sfumare con il vino e aggiungere sale e pepe. Mettere il riso e cuocere lentamente e rimescolare aggiungendo via via del brodo caldo. A cottura ultimata mantecare con il mascarpone. Servite cospargendolo d’un pizzico di polvere di curry e di gherigli di noci. Guarnite di ciuffetti di prezzemolo riccio e… Eet Smakelijk!
Da Amerdam è tutto, alla prossima …